Coronapisti nelle principali città del mondo per prepararsi al deconfinamento

Pedalare per mantenere le distanze

Cosa sono i "coronapisti"?

I coronapist sono piste ciclabili temporanee allestite nelle principali città del mondo per consentire alle persone di spostarsi bicicletta pur rispettando le varie indicazioni relative alla lotta alla pandemia. Si estendono infatti per chilometri e chilometri e consentono principalmente di evitare i mezzi pubblici e di seguire le regole del distanziamento sociale.

Tra le città che hanno già ampliato le proprie piste ciclabili, vale la pena citare: Bogotà, Berlino, New York, Denver, Città del Messico e Siviglia. Questi incoraggiano il ciclismo per fornire una soluzione efficace alla crisi. E da parte loro, città francesi come ParigiCi stanno pensando , Lione, Montpellier, Rennes, Nantes e Reims.

Bogotà, la città dei ciclisti

Quanto a Bogotà, ad esempio, è davvero diventata la città dei ciclisti. Il suo sindaco ha aperto 76 km di coronapisti da febbraio e ha un traffico automobilistico limitato. Così gli abitanti si sono abituati alla bicicletta quotidianamente ed è stato anche notato che circa due milioni di persone utilizzano le nuove piste ciclabili ogni fine settimana per fare la spesa, praticare sport e divertirsi.

Reims, in fase di riflessione per nuove piste ciclabili

A Reims "la riflessione è impegnata" conferma Laure Miller, vicesindaco. Certo è che quando in città torneranno i mezzi pubblici, gli abitanti lo eviteranno perché temeranno il contagio al covid-19. Improvvisamente la bici apparirà quindi come un mezzo “sicuro” per spostarsi rispettando le regole del distanziamento sociale.

Tuttavia, Reims, come altrove, deve attenersi alle misure di deconfinamento adottate da CEREMA. Ciò significa che deve condannare alcune corsie riservate alle auto al fine di sviluppare coronapisti più ampi delle tradizionali piste ciclabili. Quest'ultimo può occupare appunto strade a doppia corsia e nuovi percorsi collegheranno i diversi quartieri.

L'uso delle biciclette elettriche incoraggia ulteriormente questo sviluppo, temporaneamente o permanentemente, con il possibile sviluppo di arredo urbano adattato ad ogni situazione: parcheggio due ruote, punto di ricarica, stazione di riparazione e manutenzione…

Fino ad allora gli assi studiati sono in numero di 4, tra cui: un asse che va dal luogo della Repubblica alla zona Farman; un asse che collegherà il ponte Vesle a Tinqueux, un asse che porta da boulevard de la Paix a boulevard Wilson; e infine un ultimo asse che va dal boulevard de la Paix al ponte di Witry. Si precisa che la limitazione alla distanza massima di un chilometro da casa non si applica ai ciclisti.

Coronapiste e urbanistica

Se possiamo solo accogliere con favore lo sviluppo di nuove piste ciclabili nelle città, è certo che il contesto resta difficile. Sarà necessario che le abitudini vincolate emergano un nuovo modo sostenibile di muoversi nelle città. Questi nuovi usi comporteranno nuovi sviluppi e attrezzature urbane, come il parcheggio delle biciclette (rifugi et portabiciclette) per soddisfare le esigenze dei nuovi ciclisti.